shak
kei

Il bello di una vista è che non occorre possederla, basta poterla ammirare.

Per la denominazione di questo blog abbiamo preso in prestito un termine giapponese.

Shakkei ( 借景 lett. paesaggio  preso in prestito) è un termine utilizzato nell’ambito della tradizione della progettazione dei giardini e indica una tecnica paesaggistica che ingloba tra gli altri elementi architettonici un paesaggio in lontananza, come una montagna o una collina, in modo da diventare esso stesso parte del giardino. Affinché l’illusione riesca, vengono valutati attentamente molti elementi ed è necessario possedere un raffinato senso della composizione. E il punto di vista dell’osservatore deve far parte del gioco: uno scorcio controllato, come quelli che nell’ombra della casa giapponese si creano e si disfano con l’utilizzo di porte scorrevoli e verande, cancellando il confine definito tra interno ed esterno, senza chiudere la voce del vento.

Lasciando il giardino fisico, shakkei diventa ‘qua’ e ‘là’, integrazione tra quello che è fuori da noi con quello che è dentro di noi, per favorire la continuità oltre il nostro pezzo di terra, sovrapposizione di noi stessi con qualcosa a cui non si appartiene necessariamente, momento in cui mondo reale e mondo immaginato per un istante coincidono.

Anticamente si diceva ikedori ( 生け捕り ) : catturare il vivo, così come è viva la Natura selvatica, catturata sì in uno scorcio ma non domata.

Cogliere un elemento vitale e inglobarlo ‘dentro’ di noi: se prendiamo in prestito invece di erigere barriere e staccionate, escludere e allontanare, la visuale, essa sia fisica, mentale o culturale, perderà i propri limiti fisici effettivi, sarà più larga, sarà di tutti. 

Shakkei è il giardino virtuale aperto a tutte le viste, un blog che propone, che aspetta commenti, che prende in prestito, dove trovare scorci e tagli su tanti aspetti della cultura giapponese e non solo.

 

Shakkei Group

 

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